Tag: tramonto

17 Apr

VELAFestival!

Ritornato da pochi giorni dalla trasferta di una settimana a Genova in occasione del Tag Heuer VELAFestival, ecco alcuni scatti che ho realizzato nel corso del soggiorno nel capoluogo ligure.
Purtroppo non ho avuto modo di realizzare fotografie della città che non ho visitato come avrei voluto per concentrarmi al massimo sull’evento in corso alla Fiera di Genova, tuttavia sono tornato a casa con un bagaglio fotografico (piuttosto pesante) e un bagaglio di conoscenze nautiche, precisamente del mondo della Vela di cui ero del tutto ignato  fino a qualche giorno fa. E’ proprio vero, non si finisce mai di imparare!



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Una delle foto scattate con lo smartphone una delle prime sere, in banchina quel giorno avevano attraccato i primi velisti partecipanti all’evento indetto e organizzato dallo staff de “Il Giornale della Vela”.

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Tra i partecipanti non poteva mancare Giovanni Soldini, famosissimo velista noto in tutto il mondo per le sue imprese. Qui mentre rida e scherza con i componenti della grandissima famiglia di velisti, la cosiddetta dinastia Malingri, premiata nel corso del VELAFestival per la longevità e l’amore con cui da anni, grazie anche al capostipite Franco,  si occupano di Vela.

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Un altro ritratto di Giovanni Soldini.

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Franco Malingri

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Lui è il bassottino Wilson, per i cinof…ehm cinefili, il nome non sarà del tutto nuovo. Infatti è stato omaggiato l’omonimo “personaggio” del film “Castaway“, pellicola del 2000, che vedeva protagonista Tom Hanks nei panni di un “Robinson Crusoe” del nuovo millennio, naufrago su un’isola sperduta e la cui unica compagnia era quella di un pallone battezzato appunto Wilson.

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Qui sulla sinistra siamo a bordo del Flying Dragon, per gli esperti conosciuto anche come Swan 70, fotografato durante l’ultima giornata del VELAFestival. Per realizzare questo scatto ho utilizzato la modalità panoramica del Samsung Note 2 in verticale. Non è proprio il massimo in fatto di linearità ma rende abbastanza l’idea.

Nel corso del Festival ho avuto l’opportunità su una moltitudine di barche definite “Cult”, DSC_0151 [1024x768]tutte accomunate da mille storie da raccontare, anni e anni di regate, veleggiate, competizioni, miglia percorse… Tra queste, oltre al Flying Dragon, come non ricordare la Goletta America, la barca che più mi è rimasta nel cuore.
La Goletta America è una fedele riproduzione dell’omonima barca del 1851, ed è stata varata nel 1967, barca che diede il nome alla “Coppa America” denominata un tempo “Coppa delle Cento Ghinee”.

A bordo inoltre è possibile ritrovare alcuni elementi recuperati dalla barca originaDSC_0163 [1024x768]le, tra cui alcune lampate, una campana, un cannocchiale e addirittura una bottiglia di vino imbottigliata nel 1841. Se questi oggetti potessero parlare, racconterebbero la Guerra di Seccessione.

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Enzo “Capitan America” Todisco, Comandante della Goletta America. Quando mi ha confessato come lo chiamano i suoi amici mi sono capottato dal ridere, fortunatamente non in acqua perchè con entrambe le fotocamere addosso sarebbe stato un bel problema. Oltre ad essere Comandante di una delle barche più affascinanti del Festival, è anche un ottimo cicerone. In pochi minuti è riuscito a trasmattermi tutte le emozioni e le sensazioni che una barca di questa importanza può far provare anche a chi, come me, di barche capisce poco e niente.
Quando sei a bordo della Goletta, toccando il suo legno, respirando vicino agli oggetti reperiti dalla barca originale, è come se respirassi un po’ di Storia americana.

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Il penultimo giorno il Festival  è stato caratterizzato per questo spettacolare evento in cui Genova ha potuto assistere ad una incredibile sfilata, anzi, ad una veleggiata di oltre 100 barche a vela che hanno percorso in tutta la loro bellezza il mare del capoluogo ligure.

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Ed è con questi due tramonti che Genova ci ha voluto salutare. Molte delle foto presenti in questo post sono state pubblicate nel corso del VELAFestival su diversi quotidiani, online e cartacei (trovi qui l’elenco) mentre molti altre saranno pubblicate sul numero di Maggio de Il Giornale della Vela, in versione cartacea.
Genova, ci vediamo presto spero, e un grazie a tutti quanti i presenti, tra partecipanti e colleghi per questa bella esperienza.

15 Apr

Instagram #6

Ancora in giro per Milano… Questo scatto è stato realizzato in un parchetto dietro casa mia, dopo aver camminato per svariati chilometri… la foto originale è stata scattata con il mio cellulare, in un caldo pomeriggio primaverile… ero incuriosito dai raggi del sole che andavano ad infrangersi sulle foglie dell’albero, però nella foto originale non si vedevano abbastanza, giocando un po’ con i colori ho applicato qualche effetto lomo, seguendo un po’ le sensazioni e un po’ le emozioni della giornata che andava concludendosi.
Ero avvolto da una sensazione di “calma irrequieta” come si puo’ notare dai colori caldi ma non accesi.



12 Mar

Tramonto Romolo

Uno dei miei fotografi preferiti pensa che se uno fotografa un tramonto, o se una foto suscita un’emozione, al 100% la foto fa cagare.
Sono parzialmente d’accordo con lui, (tralasciando il fatto che la foto sia stata scattata con un cellulare…) ma poi mi si è presentato davanti questo capolavoro della Natura, e ho pensato… machissenefottediquelchepensalui!

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22 Feb

Tramonto Piazza Duomo

“Questa città milioni di abitanti
che giorno dopo giorno ignorandosi vanno avanti”

Jovanotti – Serenata Rap




22 Nov

Regaliamo un sorriso

Sono le cinque del mattino e sto scrivendo dal mio cellulare Android tramite l’applicazione WordPress che consiglio a tutti.
Non riesco a prendere sonno e la mente viaggia…
Cosi, trattandosi di un blog, ho deciso di parlare un po’ a ruota libera, per rendere meno noioso questo sito raccontandovi un po’ di me.
Tanto non credo che qualcuno leggera’ questo post 😀
Ad ogni modo vorrei creare una piccola rubrica, dal nome “Regaliamo un sorriso” come il titolo di questo post.
L’idea mi è venuta pensando alle buone azioni che mi sono state donate da persone semplicissime che mi hanno regalato un sorriso… Come quel ragazzo che mi ha lasciato passare in auto sorridendomi.

Ma voglio raccontarvi una breve storia, se avete pazienza di leggerla (e io di scriverla, dal momento che per comodità ora sono passato sul netbook e sento Morfeo che mi esorta a fare presto guardando spazientito la meridiana…)

Era il mio ultimo giorno di permanenza a Belgrado e stavo cercando dei fiori da regalare alla mia amica Miljana, per ringraziarla della splendida settimana in sua compagnia.
Era domenica e non trovavo fiorai… fortunatamente ho trovato delle signore anziane con dei bellissimi fiori sul ciglio della strada, ma non conoscevano l’inglese.
Fortunatamente subito vicino ai fiori esposti c’era un chioschetto di panini e prodotti tipici.
Ho chiesto aiuto al ragazzo che fortunatamente l’inglese lo sapeva bene, e gli ho chiesto di riferire alle signore di prepararmi un mazzo di fiori coloratissimi.Volevo che quei fiori rispecchiassero le mille emozioni che ho provato durante il mio soggiorno in quella bella città, e così è stato.
Quel giorno dieci minuti di lavoro, di vita, quel ragazzo ha voluto dedicarli a me, improvvisandosi interprete, regalando un sorriso a me, e poi a Miljana.
Il suo guadagno? La mia gratitudine, e una stretta di mano.

Perchè scrivo questo?
Non lo so, avevo voglia di scrivere qualcosa di diverso di una fotografia o di un concerto, e da buon sognatore quale sono, vorrei provare a cambiare il mondo con un semplice sorriso.

Abbastanza utopistico, ma tentar non nuoce e provare a far qualcosa di buono per il prossimo non ha mai ucciso nessuno.

Vi lascio con una foto di Belgrado con il tramonto che si specchia nel Danubio, augurandovi una buona giornata

(Essì, ho fatto le 6.00)

Roberto

(vi prego perdonatemi se c’è qualche errore ma sono stanchissimo e non ho avuto modo di correggere eventuali errori)

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Tasto destro disabilitato.