HP Sprocket New Edition: la stampante portatile si aggiorna e arriva sul mercato a novembre.
HP da diverso tempo ha sviluppato un accessorio per la stampa delle fotografie realizzate su smartphone; dispositivo aggiornato proprio in questi giorni, con l’arrivo della nuova Sprocket New Edition. La stampante portatile, migliorata nel design rispetto alla versione precedente, alza l’asticella anche per quanto riguarda la qualità di stampa.
Tra le nuove funzionalità implementate, vi è la possibilità di permettere l’accesso fino al dispositivo di tre persone contemporaneamente.
Sfruttando la Realtà Aumentata, la Sprocket New Edition permetterà di verificare la coda e lo stato della stampa in corso.
Ultimo ma non ultimo, vi è la possibilità di creare album fotografici attraverso l’apposita app di Sprocket New Edition.
La stampante tascabile sarà acquistabile al prezzo di 149,90 euro a partire dal prossimo mese all’interno del HP Store.
In vista dell’arrivo della nuova versione, su Amazon la precedente viene venduta su Amazon da HP al prezzo di 115,99 euro, spedita con il programma Amazon Prime.
In edicola da oggi e il cui estratto potete reperire a questo link, è disponibile sul numero di Gennaio di PC Professionale un mio tutorial sulla fotografia realizzata con lo smartphone.
Ormai i sensori delle fotocamere presenti sui nostri telefoni e la qualità delle lenti, insieme ad un software sempre più evoluto, consentono a chiunque di scattare immagini di alta qualità. Tuttavia i meno avvezzi con il gergo fotografico e la rispettiva tecnica, potranno comunque riscontrare qualche difficoltà, ed è qui che entra in gioco il mio tutorial: “Come fotografare meglio con lo smartphone”!
Potete trovarlo in edicola fino al prossimo mese: non perdetelo!
Il mio tempo libero lo impiego aggiornandomi sulle novità che interessano la nostra Volta Celeste. La serata di oggi dopo un film a base di cazzotti e proiettili, l’ho passata documentandomi sull’attività di Paolo Nespoli, recentemente rientrato a bordo della ISS e della missione VITA al quale è stato assegnato. Poi si sa, cliccando e cercando incominci a trovare collegamenti su Wikipedia, i primi astronauti italiani, ti trovi sulla pagina della Cristoforetti, continui a cliccare ed eccoti sulla pagina di Eugene Cernan. L’ultimo uomo sulla Luna.
E poi fai un respiro. L’ultimo uomo sulla Luna. Io l’ho fotografato nel 2014. E’ una delle mie più grandi soddisfazioni di sempre. Io ho stretto la mano all’ultimo uomo che, almeno fino ad oggi, ha passeggiato sul suolo lunare. Per un appassionato di Spazio e Scienza come me ha un’importanza senza eguali.
Purtroppo non gli ho fatto delle belle foto. Potrei cercare scuse adducendo la colpevolezza all’emozione, alla strumentazione obsoleta in mio possesso, potrei giustificarmi in mille modi diversi, parlando di quanto il fotoreporter abbia pochi minuti per fare due foto e spedirle alle agenzie e alle redazioni, fatto sta che mi sono tremate le gambe e non ho fatto un lavoro di cui vado fiero. Potevo fare di meglio.
Scusami Eugene. Da qualche mese te ne sei tornato sulla Luna, senza tuta e senza navicella. Mi hai fatto il dono enorme di stringermi la mano, a me, ad uno dei tanti tuoi ammiratori. Tu e altri astronauti, siete i veri eroi della Storia moderna. Persone che mettono la loro vita nelle mani della Scienza. Uomini che dei versi “Fatti non foste a viver come brutti, ma per seguir virtute e canoscenza” hanno fatto il loro credo. E tu sapevi cosa voleva dire sacrificare la vita, purtroppo. Persone vicine a te se ne sono andate e ti hanno lasciato il posto in prima fila con vista sulla Terra. Tu che sei stato nello Spazio e con quelle mani hai toccato la consistenza del suolo lunare, hai accarezzato lo Spazio attorno alla superficie lunare. Poi sei tornato, stringendo negli anni mani a destra e a manca, compresa la mia.
Non mi considero un fotografo arrivato, anche se nel corso degli anni ho fotografato Presidenti, attori, ambasciatori, cantanti. Ho così tanto da imparare. E sebbene non sia fiero delle foto che ti ho fatto, mi vanterò in eterno per aver fotografato e stretto la mano a quell’uomo che, almeno per l’epoca in cui sto vivendo, è stato l’ultimo uomo sulla Luna. Me ne vanterò, perché è stato il primo e unico contatto con il primo e unico grado di separazione tra me e lo Spazio. Da quel giorno in avanti, lo Spazio, lo potrò solo immaginare e sognare di fotografare.
Se vuoi sapere di più sull’emozionante vita di Eugene Cernan, puoi cercare il documentario “The Last man on the Moon”, qui sotto il trailer.
SAAL-DIGITAL: RECENSIONE FOTOLIBRO 19 X 19 SU CARTA FOTOGRAFICA
Eccoci a recensire uno dei bellissimi prodotti di Saal-Digital; questa volta parliamo di uno dei fotolibri realizzati dal brand, un fotolibro di dimensioni 19×19.
Sono diversi i formati disponibili, ho scelto questo formato perché è tra i migliori in termini di rapporto qualità prezzo, ha un formato particolare e tra le varie personalizzazioni aggiuntive ho scelto la copertina rigida e carta fotografica lucida.
Sfogliarlo è una vera esperienza tattile e le immagini non vengono sporcate dai polpastrelli delle dita. Segno che il materiale è davvero ottimo. Tra le mani il prodotto inoltre conferisce un vero senso di resistenza e robustezza a dispetto delle dimensioni contenute, che ne permettono il trasporto ovunque. I colori sono fedelissimi alle foto originali, come del resto l’ho potuto riscontrare precedentemente anche nella stampa su Pannello PVC.
Alteria: fotografia orizzontale su doppia immagine
Gli unici “difetti” del fotolibro sono il formato 19×19 perché si va a perdere buona parte delle foto, che vengono tagliate per rispettare le dimensioni scelte. Il problema si può comunque ovviare scegliendo un layout consono o un formato diverso dal 19 x 19. Inoltre per andare a risparmiare un pochino di più sulla spesa effettiva, si può mantenere un piccolo codice a barre posto in posizioni strategiche.
Per il mio fotolibro ho scelto poche immagini inserite tutte su due pagine per un mero gusto personale, perché apprezzo particolarmente dare libero sfogo alle fotografie, senza dover ricorrere a svariati layout che andrebbero a sacrificare le dimensioni delle immagini, con lo scopo di stampare più foto in una pagina. Preferisco quindi meno fotografie, ma sfruttare al massimo la qualità della stampa con immagini di dimensioni maggiori.
Come dicevo in questo post, consiglio la personalizzazione del fotolibro (o di qualsiasi altro prodotto Saal-Digital) attraverso l’apposito software. Il programma gratuito offerto da Saal-Digital è infatti fin troppo professionale e a primo impatto poco intuitivo: poco male! Bisogna prendere dimestichezza con il software prima di procedere alla personalizzazione del layout delle immagini, inoltre il programma avvisa con messaggi ben visibili se la foto scelta è di una qualità scarsa che potrebbe compromettere la resa in fase di stampa. Si può scegliere tra layout automatici o selezionabili manualmente di volta in volta, forse il miglior modo di personalizzare il proprio lavoro.
Consiglio: Selezionate prima le immagini che volete stampare e copiatele all’interno di una cartella posizionata sul vostro desktop/scrivania.Sarà più semplice selezionarle di volta in volta prima di procedere al pagamento dell’ordine.
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In definitiva va davvero fatto n plauso al brand che in meno di tre giorni ha stampato, spedito e consegnato il prodotto in arrivo dalla Germania e nonostante la celerità, il fotolibro è di notevole fattura e di alta qualità.
E’ toccato ai Maniac Band intrattenere quest’anno i presenti alla notte di Halloween presso il BluesHouse. Sotto tutte le 104 foto scattate nel corso del Party più spaventoso dell’anno!
Sono passati ormai 7 anni da quando misi piede per la prima volta al BluesHouse
È stato in questo magnifico locale che ho scoperto che il mio amore per la fotografia era concentrato maggiormente sugli scatti di musica dal vivo.
Certo non avrei mai immaginato quel lontano Ottobre 2009 che da lì al 2016 avrei tappezzato il locale delle mie foto, grazie alla Fierro’s Family.
La nuova stagione della BluesHouse è iniziata la settimana scorsa e hanno aggiunto nuovi poster.
Ogni volta che metto piede in questo locale, che nel bene e nel male ha influito decisamente nella mia attività, ma anche nella sfera privata, il primo pensiero che mi frulla in testa quando ammiro attonito le foto che ho scattato è “No Place Like Home”. Perché per me è e sarà per sempre la mia seconda casa, con il mio colore preferito e come ogni casa che si rispetti, ricca delle foto più belle scattate ai fantastici artisti che si sono avvicendati sul palco del mio posto preferito a Milano.
Grazie Andrea, Stefano, Manuel, Antonio, Elena, Alessia, Erika e a tutti gli amici della BluesHouse.
Non si sono risparmiati i Negramaro sul palco del Samsung Live, preparato per l’occasione con scenografie spettacolari presso la meravigliosa cornice del Parco Sempione, a pochi passi dal Castello Sforzesco. La pioggia non è riuscita a rovinare l’incredibile clima di festa che solo un grande concerto gratuito può dare vita e su questo Samsung è sempre molto attenta. Basti pensare a sei mesi fa, quando ha elettrizzato Piazza Gae Aulenti con il concerto di Fatboy Slim.
Per l’occasione l’azienda ha voluto festeggiare i 25 anni di presenza sul suolo italiano e quale modo migliore se non organizzare un concerto di una band nostrana? Ed ecco quindi i Negramaro, che si sono scatenati in un adrenalinico concerto in cui nessuno della band, specialmente il leader, Giuliano Sangiorgi, si è risparmiato.
In questa torrida Milano agostiana semideserta, sono venuto a conoscenza di questa psichedelica mostra “Lo Sguardo” (ingresso gratuito fino al 28 agosto 2016) con esposte le psichedeliche opere dell’artista Miguel Chevalier. Tutte opere di grande bellezza, ma il clou della mostra è l’installazione che prende un’intera stanza, in cui periodicamente vengono proiettate sul suolo del padiglione, delle immagini sensibili al passaggio delle persone. Il gioco di colori e suoni che si creano al passaggio dei visitatori rapisce l’attenzione creando un effetto ipnotico e soprattutto virale. Gli scatti ovviamente si sprecano.
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