2011: 150 anni di Storia!
E’ il momento giusto per coprirla!
Se fossimo su twitter: #150, #fail, #facepalm etc…Read more
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Sono le cinque del mattino e sto scrivendo dal mio cellulare Android tramite l’applicazione WordPress che consiglio a tutti.
Non riesco a prendere sonno e la mente viaggia…
Cosi, trattandosi di un blog, ho deciso di parlare un po’ a ruota libera, per rendere meno noioso questo sito raccontandovi un po’ di me.
Tanto non credo che qualcuno leggera’ questo post 😀
Ad ogni modo vorrei creare una piccola rubrica, dal nome “Regaliamo un sorriso” come il titolo di questo post.
L’idea mi è venuta pensando alle buone azioni che mi sono state donate da persone semplicissime che mi hanno regalato un sorriso… Come quel ragazzo che mi ha lasciato passare in auto sorridendomi.
Ma voglio raccontarvi una breve storia, se avete pazienza di leggerla (e io di scriverla, dal momento che per comodità ora sono passato sul netbook e sento Morfeo che mi esorta a fare presto guardando spazientito la meridiana…)
Era il mio ultimo giorno di permanenza a Belgrado e stavo cercando dei fiori da regalare alla mia amica Miljana, per ringraziarla della splendida settimana in sua compagnia.
Era domenica e non trovavo fiorai… fortunatamente ho trovato delle signore anziane con dei bellissimi fiori sul ciglio della strada, ma non conoscevano l’inglese.
Fortunatamente subito vicino ai fiori esposti c’era un chioschetto di panini e prodotti tipici.
Ho chiesto aiuto al ragazzo che fortunatamente l’inglese lo sapeva bene, e gli ho chiesto di riferire alle signore di prepararmi un mazzo di fiori coloratissimi.Volevo che quei fiori rispecchiassero le mille emozioni che ho provato durante il mio soggiorno in quella bella città , e così è stato.
Quel giorno dieci minuti di lavoro, di vita, quel ragazzo ha voluto dedicarli a me, improvvisandosi interprete, regalando un sorriso a me, e poi a Miljana.
Il suo guadagno? La mia gratitudine, e una stretta di mano.
Perchè scrivo questo?
Non lo so, avevo voglia di scrivere qualcosa di diverso di una fotografia o di un concerto, e da buon sognatore quale sono, vorrei provare a cambiare il mondo con un semplice sorriso.
Abbastanza utopistico, ma tentar non nuoce e provare a far qualcosa di buono per il prossimo non ha mai ucciso nessuno.
Vi lascio con una foto di Belgrado con il tramonto che si specchia nel Danubio, augurandovi una buona giornata
(Essì, ho fatto le 6.00)
Roberto
(vi prego perdonatemi se c’è qualche errore ma sono stanchissimo e non ho avuto modo di correggere eventuali errori)
Le fotocamere ci donano un superpotere. Scrutiamo la vostra bellezza interiore, trasformandola in bellezza esteriore ritraendo un vostro sguardo, o un sorriso. O almeno, questo è ciò che penso, quando usate una mia foto come profilo.
Ritengo sia una delle canzoni piu’ belle mai scritte dagli U2, e la versione Live è di gran lunga più bella della versione originale. L’ascoltai tempo fa per la prima volta, al ritorno di un viaggio, e da quel dì, l’ho resa una sorta di tradizione: ogni volta che ritorno a casa, devo ascoltare questo pezzo.
Bono l’ha scritta per tutt’altro motivo, ma come disse Noel Gallagher: “La cosa bella della musica è questa: se dieci persone ascoltano una canzone, la canzone avrà dieci significati diversi”.
Ho scattato questa foto il 2 giugno 2011 in occasione del concerto dei System of A Down, a Rho.
Uno dei pochi giorni caldi e con un bel sole, se la memoria non mi inganna, buona parte dell’estate, Milano l’ha passata sotto la pioggia.
Ricordo che eravamo in fila per mettere qualcosa sotto ai denti e girandomi verso Jennifer, in fila dietro di me, l’ho vista irradiata dagli ultimi raggi solari prima del concerto.. Non ho esitato e ho estratto dalla tasca il mio vecchio Huawei Ideos (fotocamera modesta, ma di giorno il suo sporco lavoro lo fa e piuttosto bene) e ho fatto clic.
Certa gente critica troppo le fotografie scattate col cellulare. Sono dell’idea che si tratti di un mezzo ideale per sostituire la fotocamera, qualora questa non sia possibile portarsela dietro.
Velocità , (discreta per alcuni modelli) qualità e ampio spazio per correzioni e modifiche.
Per le modifiche ho utilizzato “Little Photo”, applicazione gratuita per Android, intuitiva e ricca di effetti davvero niente male.
Per questa foto ho utilizzato l’effetto “Bloody Mary” e la cornice arrotondata, anche se, con il senno di poi, riconosco che era meglio rimuovere la cornice.. ma volevo dare ancora più contrasto alla foto con la cornice.
PS un mio amico mi chiama Peter Parker perchè leggo fumetti dell’Uomo Ragno e mi spaccio per fotografo… Così durante il concerto mi sono improvvisato arrampicamuri e ho scattato questa fotografia:
In data 13 marzo 2011 festeggio il mio primo anno di collaborazione con il Blues House!
Questi 12 mesi sono volati!
E pensare che me ne sono accorto per caso proprio ultimamente.
Ho conosciuto il Blues House a settembre 2009 per lavoro e sul palco c’era la tribute di Vasco Rossi.
Non avevo mai fotografato concerti o comunque musica dal vivo e mentre scattavo mi sono reso conto che unire l’amore per la musica a quello della fotografia è un mix fantastico – almeno per me – .
Torno al Blues House qualche mese dopo a Marzo appunto, proponendomi come fotografo per le serate.
il primo concerto vero e proprio, è stato quello della tribute dei Queen.
Divertentissimo lo spettacolo e divertentissimo affrontare questa nuova esperienza lavorativa.
Scattai una cosa come 2000 foto e non riuscivo a non ballare tra uno scatto e l’altro.
<<QUESTO E’ CIO’ CHE VOGLIO FARE!>>Â mi sono reso conto poi.
Dopo un anno e e una settantina di concerti alle spalle (e centomila scatti approssimativamente) voglio ringraziare Andrea, Stefano, Manuel e Antonio e tutto lo staff del Blues House per l’amicizia che abbiamo instaurato in questo anno in primis e per tutto quanto abbiamo costruito finora insieme e per quanto ancora faremo.
Grazie di tutto, un abbraccio a tutti.
Tra una ventina di ore avrà luogo la mia prima mostra.
Fate conto che le prime due notti non ho dormito dall’emozione, ora non ho voglia di andare a dormire – anche se sono stanco morto – perchè non voglio che passi tutto in fretta. Voglio gustarmi ora per ora il tempo che mi divide dall’inizio di tutto.
E pensare che tutto è partito da una fotocamera compatta, 7 anni fa, che il Darty svendeva e che io mi sognavo di notte.
Sarà una di quelle esperienze che non dimenticherò mai, anche se la notte prima ancora non riesco a crederci.
Lascio i ringraziamenti al doposerata, ma dico soltanto … Chissà come sarà ?
A domani.
Al massimo, nascondetele per bene.
Avevo la presunzione di cancellare dalla mia vita una persona, ero un ragazzino e stracciai subito le foto in formato cartaceo. Quelle digitali le avevo inserite in uno ZIP nascosto per bene nei meandri più reconditi del mio Hard Disk.Facendo un po’ di pulizia le ho trovate stanotte per caso quattro anni dopo.
La sorpresa è stata piacevole, me ne ero proprio scordato, anzi ero convinto di averle eliminate per sempre.
Seppur spiacevole per l’epoca, mi ha fatto piacere ritrovare una piccola parte della mia vita quasi dimenticata.
…Come diceva un vecchio spot Kodak: Una foto non scattata è un ricordo che non c’è!
Non buttate le vecchie foto. Conservatele da qualche parte, “da grandi” vi farà bene ritrovarle, per caso.