Categoria: Blog

22 Gen

Chissà come sarà?

Bè ci siamo davvero quasi.

Tra una ventina di ore avrà luogo la mia prima mostra.

Fate conto che le prime due notti non ho dormito dall’emozione, ora non ho voglia di andare a dormire – anche se sono stanco morto – perchè non voglio che passi tutto in fretta. Voglio gustarmi ora per ora il tempo che mi divide dall’inizio di tutto.

E pensare che tutto è partito da una fotocamera compatta, 7 anni fa, che il Darty svendeva e che io mi sognavo di notte.

 

Sarà una di quelle esperienze che non dimenticherò mai, anche se la notte prima ancora non riesco a crederci.

Lascio i ringraziamenti al doposerata, ma dico soltanto … Chissà come sarà?

A domani.

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20 Dic

11°: Non cancellare le vecchie foto.

Non cancellate mai le vecchie fotografie. MAI.

Al massimo, nascondetele per bene.

Avevo la presunzione di cancellare dalla mia vita una persona, ero un ragazzino e stracciai subito le foto in formato cartaceo. Quelle digitali le avevo inserite in uno ZIP nascosto per bene nei meandri più reconditi del mio Hard Disk.Facendo un po’ di pulizia le ho trovate stanotte per caso quattro anni dopo.

La sorpresa è stata piacevole, me ne ero proprio scordato, anzi ero convinto di averle eliminate per sempre.

Seppur spiacevole per l’epoca, mi ha fatto piacere ritrovare una piccola parte della mia vita quasi dimenticata.

…Come diceva un vecchio spot Kodak: Una foto non scattata è un ricordo che non c’è!

Non buttate le vecchie foto. Conservatele da qualche parte, “da grandi” vi farà bene ritrovarle, per caso.

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05 Dic

Obej Obej

5 dicembre 2010, Milano è fredda e la neve è timida. Io e mio padre bighelloniamo tra una bancarella e l’altra degli Obej Obej e tra una chiacchierata e l’altra capitiamo di fronte al Castello Sforzesco, addobbato come un albero di Natale con mille luci, che dolcemente iniziano ad accendersi sulle note di “Angel” di Aretha Franklin.
Uno spettacolo mozzafiato che mi ha regalato brividi intensi per diversi minuti. Il buio dell’inverno, la neve, la città che da fredda viene scaldata dalla voce di Aretha e il Castello che si illumina è un’emozione indescrivibile, per chi sà apprezzarlo.

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Tasto destro disabilitato.