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23 Set

Cristina

Domenica.
In una città normale la domenica è sacrosanta, tant’ è che anche colui che si definisce l’Alfa e l’Omega, l’Inizio e la Fine si è riposato la domenica… Perchè non era a Milano, evidentemente.

Nella mia città la domenica per molti è un giorno lavorativo come un altro, soprattutto se quel giorno cade in piena Fashion Week, conclusasi da poco.
Chiaramente è stato un giorno lavorativo anche per me, ma per mia fortuna posso gestirmi come meglio credo, ma ve ne parlo a breve.




Rigorosamente scarrozzato dalla mia bici per le vie di Milano, ho dovuto faticare non poco per evitare con diversi slalom le orde di visitatori imbruttiti, fashion pseudo bloggers, buyer e modaioli…della domenica.
Non mi considero un esperto di moda, ma la parte più sadica della mia mente non aspetta altro che questo genere di eventi per ammirare ogni sorta di soggetto che si lascia prendere un pò troppo la mano dalla creatività e dal concetto tutto personale di “moda”, addobbandosi come un albero di Natale visto da un dipendente da LSD.
Ad ogni modo, ero accreditato ad un evento con Elisabetta Canalis, ma disgustato ma allo stesso tempo divertito da queste persone stravaganti, ho pensato di emulare l’Alfa e l’Omega e riposare anche io.
Così invece di sgomitare con altri fotografi imbruttiti nel tentativo di portare a casa una foto quantomeno decente, ho pensato di chiamare un’amica e fare qualche foto tranquilla, al parco. Per puro divertimento. Alla faccia della Fashion Week e di sessantenni dai capelli verdi fluo e dai cappelli borchiati.

Ecco qualche scatto di Cristina!

 

 

 


 



27 Ago

Il vecchio e il mare

Ho voluto intitolare questo scatto realizzato ad Otranto il 6 agosto 2013 come il titolo di un famoso romanzo di Ernest Hemingway, che sto leggendo in questi giorni.
Quest’estate non ho realizzato molti scatti degni di nota (a parte quelli di puro cazzeggio con gli amici e qualche scatto interessante con il Samsung Galaxy Note II).
L’unico è questo, realizzato con la reflex del mio amico Tito (Nikon d7000).

The old man and the sea

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26 Ago

Quando la città ti parla.

Lo scorso anno di questi tempi, parlavo con un mio caro amico giornalista che cercava di aiutarmi e sviluppare le mie eventuali dote fotografiche nell’ambito della cronaca.
Mi consigliò di camminare per la città, con la reflex sempre a portata di… occhio.
Mi parlava con la stessa saggezza con cui un maestro parla al proprio studente.

<< Ascolta la città: alle volte, la città, ti parla. >> diceva.

vai a fanculo

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14 Giu

Gianni Berengo Gardin

Quando ancora non avevo acquistato una reflex, e il massimo a cui ambivo era una fotocamera usa e getta, lavoravo in un negozio di jeans.
Per tutto il negozio vi erano foto bellissime, che ritraevano Marilyn Monroe, il panorama di Seattle, New York, un ritratto di James Dean, il pranzo nel cielo degli operai e decine di altre foto.
Tra queste, lo scatto di un’ auto, realizzato in Gran Bretagna nel 1977 da Gianni Berengo Gardin.

gianni-berengo-gardin-mostra-milano-2013-palazzo-reale
Il mestiere del fotoreporter è affascinante ma la cosa che mi lascia sempre senza fiato è, a distanza di anni, entrare in contatto con persone che fino ad una decina di anni fa erano presenti nei primi anni della mia vita e nell’adolescenza, con le loro canzoni, con i loro film, e anche con i loro scatti.
Come se la vita avesse voluto darmi delle anteprime di quello che sarebbe stato il mio futuro.
Una terminata l’attività nel negozio di abbigliamento, alcune foto, per ricordo degli anni passati a sistemare jeans, le ho volute portare a casa. Seattle e… l’auto.
Quella bellissima foto, posta al centro della sala, diventata così normale, come per ogni cosa che vediamo ogni mattina, che mi ero quasi dimenticato fosse lì, sotto i miei occhi, da ormai 11 anni…

Ieri ho incontrato, parlato, stretto la mano e fotografato uno dei più grandi fotografi italiani contemporanei: Gianni Berengo Gardin.
Non capita tutti i giorni di fotografare persone come il Maestro e ieri ho avuto la fortuna di fotografarlo ben due volte in un giorno, una volta in conferenza e la seconda all’inaugurazione della mostra.

Il mestiere del fotoreporter dicevo, è affascinante ma troppo spesso hai i minuti contati, e per chi è alle prime armi come me fare una foto inutilizzabile è semplicissimo, senza contare che spesso incide l’emozione, la fretta, la paura di sembrare impacciato, e il fiato sul collo di altri tuoi colleghi che giustamente rivendicano il diritto di “portare a casa lo scatto” anche loro, senza contare che alcuni di questi praticano questo lavoro da diverse decine di anni prima di te.

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Durante la conferenza vedi parlare un Maestro, che con due frasi riesce ad insegnare più di qualsiasi corso di fotografia, grazie alle sue 82 primavere che gli hanno permesso di realizzare un’ impressionante numero di scatti, 183 dei quali in mostra (aperta al pubblico da oggi 14 giugno 2013)  “Storie di un fotografo” a Palazzo Reale a Milano.
Quando vedi un monumento parlare, ad intontirti maggiormente ci sono anche i tuoi sogni e le tue ambizioni di 25enne con tanto da imparare. Ti vedi tra 60 anni al suo posto (o almeno speri) a parlare delle tue fotografie, della tua mostra…

Poi viene il momento di fare sul serio e ti trovi davanti Lui.
Non ti tiri indietro e sei propenso all’errore irreversibile. Anche se per qualche minuto in posa solo per te, solo per la tua fotocamera, ti sembra una situazione surreale.
Lui 82 anni, di cui 83 passati dietro una fotocamera e tu. 25 anni, passati dietro una fotocamera molto pochi e ti trovi a dovergli dare indicazioni su che posa assumere. I “LOL” si sprecano.
Mi sono sentito come in un reality di cucina, a preparare una pietanza per farla valutare poi aGordon Ramsay. Lungi da me di mostrargli le foto, anche se dubito avrebbe potuto reagire come il noto cuoco.
Ad ogni modo quando si presentano queste occasioni, la prima cosa che mi passa per la testa è cercare con tutti gli sforzi possibili di creare scatti “immortali”.
Poi ogni volta sbaglio qualcosa, mi chiedo se sono tagliato per questo lavoro ma non mi arrendo mai…
Mi piace pensare davvero che tra una sessantina d’anni, quando sarò anziano e un po’ più sordo di ora, davanti ad un pubblico parlerò a chi avrà la mia età di adesso, un aneddoto divertente sulle mie prime avventure fotografiche.



14 Giu

Umberto Veronesi

Vorrei ringraziare Umberto Veronesi per questo simpatico scatto che mi ha dedicato. Non è sempre facile trovare persone disponibili a farsi fotografare con un bel sorriso.. si prestano tutti allo scatto, ma spesso sono espressivi come una tavola da windsurf.

umberto-veronesi-ritratto-foto-bianco-e-nero-vegano


04 Mag

Francess

Francess: arà anche emergente ma ha una personalità da artista affermata: ascoltarla dal vivo è un’esperienza coinvolgente che non potrà tenervi lontano dal suo CD (In my veins) che ho consumato il giorno dopo il concerto tenuto al Blues House.
The Other Half Of Me” uno dei brani dell’album che ho ascoltato e riascoltato per circa un centinaio di volte, consiglio a tutti la visione del video su YouTube. Da segnalare oltre ai brani originali anche la presenza di una cover degli AC/DC “You Shook Me All Night Long” in una godibilissima e inedita versione rivisitata da Francess.

Francess

Francess

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30 Apr

Jasmine Trinca

Cinema Apollo, photocall per il film Miele, con Jasmine Trinca, Valeria Golino, Riccardo Stramarcio.Durante questi photocall siamo una decina di fotografi che si scannano per una foto a questi attori, ma fondamentalmente sono foto identiche, da diverse postazioni… continuando a scattare foto, mi è tornata alla memoria una poesia di Aldo Palazzeschi, la quale terminava con i seguenti versi:

Infine,
io ho pienamente ragione,
i tempi sono cambiati,
gli uomini non domandano più nulla
dai poeti:
e lasciatemi divertire!

E da questo ricordo è nato questo scatto deliberatamente postprodotto con ogni sorta di software su pc, smartphone… non sarà utilizzabile, pubblicabile, acquistabile, vendibile, ma…

e lasciatemi divertire!

And this is how i see… Jasmine!

Immagine protetta da copyright - © Roberto Cosentino 2013 - Vietata la riproduzione
Immagine protetta da copyright – © Roberto Cosentino 2013 – Vietata la riproduzione

 

 

 

 




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