Categoria: Blog

29 Apr

Nuova Locandina! Hillside Power Trio Jailhouse Firenze

Roberto Cosentino / Blog, News, Pubblicazioni / / 0 Comments

Nuova locandina per gli Hillside Power Trio composti da Giuseppe e Gennaro Scarpato e Patrix Duenas.
La band, fotografata nel 2010 presso il Blues House si esibirà Venerdì 9 Maggio 2014 presso il JailHouse di Firenze!

Hillside Power Trio



 



 

17 Apr

VELAFestival!

Ritornato da pochi giorni dalla trasferta di una settimana a Genova in occasione del Tag Heuer VELAFestival, ecco alcuni scatti che ho realizzato nel corso del soggiorno nel capoluogo ligure.
Purtroppo non ho avuto modo di realizzare fotografie della città che non ho visitato come avrei voluto per concentrarmi al massimo sull’evento in corso alla Fiera di Genova, tuttavia sono tornato a casa con un bagaglio fotografico (piuttosto pesante) e un bagaglio di conoscenze nautiche, precisamente del mondo della Vela di cui ero del tutto ignato  fino a qualche giorno fa. E’ proprio vero, non si finisce mai di imparare!



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Una delle foto scattate con lo smartphone una delle prime sere, in banchina quel giorno avevano attraccato i primi velisti partecipanti all’evento indetto e organizzato dallo staff de “Il Giornale della Vela”.

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Tra i partecipanti non poteva mancare Giovanni Soldini, famosissimo velista noto in tutto il mondo per le sue imprese. Qui mentre rida e scherza con i componenti della grandissima famiglia di velisti, la cosiddetta dinastia Malingri, premiata nel corso del VELAFestival per la longevità e l’amore con cui da anni, grazie anche al capostipite Franco,  si occupano di Vela.

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Un altro ritratto di Giovanni Soldini.

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Franco Malingri

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Lui è il bassottino Wilson, per i cinof…ehm cinefili, il nome non sarà del tutto nuovo. Infatti è stato omaggiato l’omonimo “personaggio” del film “Castaway“, pellicola del 2000, che vedeva protagonista Tom Hanks nei panni di un “Robinson Crusoe” del nuovo millennio, naufrago su un’isola sperduta e la cui unica compagnia era quella di un pallone battezzato appunto Wilson.

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Qui sulla sinistra siamo a bordo del Flying Dragon, per gli esperti conosciuto anche come Swan 70, fotografato durante l’ultima giornata del VELAFestival. Per realizzare questo scatto ho utilizzato la modalità panoramica del Samsung Note 2 in verticale. Non è proprio il massimo in fatto di linearità ma rende abbastanza l’idea.

Nel corso del Festival ho avuto l’opportunità su una moltitudine di barche definite “Cult”, DSC_0151 [1024x768]tutte accomunate da mille storie da raccontare, anni e anni di regate, veleggiate, competizioni, miglia percorse… Tra queste, oltre al Flying Dragon, come non ricordare la Goletta America, la barca che più mi è rimasta nel cuore.
La Goletta America è una fedele riproduzione dell’omonima barca del 1851, ed è stata varata nel 1967, barca che diede il nome alla “Coppa America” denominata un tempo “Coppa delle Cento Ghinee”.

A bordo inoltre è possibile ritrovare alcuni elementi recuperati dalla barca originaDSC_0163 [1024x768]le, tra cui alcune lampate, una campana, un cannocchiale e addirittura una bottiglia di vino imbottigliata nel 1841. Se questi oggetti potessero parlare, racconterebbero la Guerra di Seccessione.

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Enzo “Capitan America” Todisco, Comandante della Goletta America. Quando mi ha confessato come lo chiamano i suoi amici mi sono capottato dal ridere, fortunatamente non in acqua perchè con entrambe le fotocamere addosso sarebbe stato un bel problema. Oltre ad essere Comandante di una delle barche più affascinanti del Festival, è anche un ottimo cicerone. In pochi minuti è riuscito a trasmattermi tutte le emozioni e le sensazioni che una barca di questa importanza può far provare anche a chi, come me, di barche capisce poco e niente.
Quando sei a bordo della Goletta, toccando il suo legno, respirando vicino agli oggetti reperiti dalla barca originale, è come se respirassi un po’ di Storia americana.

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Il penultimo giorno il Festival  è stato caratterizzato per questo spettacolare evento in cui Genova ha potuto assistere ad una incredibile sfilata, anzi, ad una veleggiata di oltre 100 barche a vela che hanno percorso in tutta la loro bellezza il mare del capoluogo ligure.

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Ed è con questi due tramonti che Genova ci ha voluto salutare. Molte delle foto presenti in questo post sono state pubblicate nel corso del VELAFestival su diversi quotidiani, online e cartacei (trovi qui l’elenco) mentre molti altre saranno pubblicate sul numero di Maggio de Il Giornale della Vela, in versione cartacea.
Genova, ci vediamo presto spero, e un grazie a tutti quanti i presenti, tra partecipanti e colleghi per questa bella esperienza.

18 Mar

Inaugurazione Eataly

Da buon milanese non potevo perdermi l’inaugurazione di Eataly (come cliente non come fotografo…) in Piazza XXV Aprile, luogo storico che i milanesi ricorderanno sempre per aver ospitato il compianto Teatro Smeraldo, omaggiato presso la sede di Eataly grazie alla presenza del palco dell’ex teatro al centro dell’edificio e grazie all’esposizione delle stampe dei grandi artisti che si sono esibiti proprio su quel palco, all’ingresso del centro.

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12 Feb

Parata di star al Red Carpet di “Monuments Men”





Anche io tra le diverse “decine” di fotografi presenti al Red Carpet tenutosi ieri presso l’UCI Cinemas di Pioltello, in occasione dell’anteprima Nazionale di Monuments Men, dove star hollywoodiane del calibro di George Clooney, Matt Damon, Bill Murray e John Goodman hanno sfilato per qualche minuto, incontrando i fan italiani e concedendo scatti e interviste agli operatori giunti sul posto che per accaparrarsi un posto buono hanno combattuto con gli amici-rivali una lunga e sanguinosa guerra di posizione e di trincea.

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Un infreddolito e nei primi minuti addirittura stizzito (con i fotografi) George Clooney apre le danze alla passerella per presenziare all’anteprima nazionale di Monuments Men, in compagnia dei suoi compagni di avventura, di personalità dello spettacolo nostrane e di altri fortunati partecipanti che hanno avuto l’opportunità di assistere alla proiezione della pellicola in anteprima insieme al cast.

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A differenza degli altri Red Carpet e Photocall, in cui si punta ad ottenere principalmente fotografie a figura intera del personaggio, ho sfanculato mesi e mesi di insegnamenti e di logoranti battaglie e gomitate con i miei colleghi, disassemblando la macchina fotografica di flash e tele montando un 35mm, con l’intento di dare al servizio un’atmosfera che trascenda la caccia allo scatto del VIP, ho cercato in tutti i modi di catturare le sfaccettature  e le sfumature dei personaggi che si sono ritrovati per l’ennesima volta in terra straniera circondati da fan in delirio da una parte, e agguerritissimi operatori con il coltello e il flash tra i denti dall’altra.  (PS, fateci caso se mai assisterete a scene di ordinaria follia come la medesima: le urla provenienti da una parte e dall’altra mescolate insieme, se ascoltate possono rievocare lo stridulo urlo di demoni nei film dell’orrore!)

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Per esempio, sarà che sono curioso – motivo per cui ho scelto di sognare e di provare a fare questo mestiere – ma darei via una delle cinque batterie della mia fotocamera per sapere cosa si stanno dicendo Matt Damon e la sua compagna.
Nonostante il delirio che li circondava, per qualche secondo sono riusciti ad essere se stessi, a disinteressarsi di voci e fotocamere, e parlarsi. Benchè il volto di Matt Damon è appena abbassato, in quel momento non è lo sguardo dedicato alla stampa, alla gente. E’ uno sguardo che cerca di comprendere quanto la compagna cerca di comunicargli. In quel momento non è Matt Damon attore, non è Matt Damon celebrità. E’ semplicemente Matt Damon.
Ho violato un attimo la privacy, forzando appena appena la serratura (non forse è quello che ogni fotografo prova a fare?), ma almeno in quel momento, per me e per loro due, il tempo per qualche istante si è congelato. La calca e le urla erano solo ombre e stridule voci e rumori, il tempo è come se si fosse fermato, e con un clic l’ho intrappolato, per sempre.

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Non so perchè John Goodman si fosse fermato per più di qualche secondo davanti la mia fotocamera.
Sarà per via del suo cognome (un nome un destino) ma per quale strano motivo ha voluto guardare nella mia direzione.
Nei photocall e nei red carpet i fotografi ne urlano di ogni per attirare l’attenzione della star di turno per ottenere almeno una foto in cui il soggetto guardi dentro l’obiettivo del fotografo. Io solitamente non faccio così. Sarò sciocco, inesperto o non so, ma detesto urlare come una scimmia urlatrice per un semplice scatto.
Ed è per questo che quando ho visto addirittura quattro o cinque foto in cui John Goodman guarda verso di me, ho urlato “Yabba Dabba Doo!” Grazie, John!

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Il più forte di tutti e il più difficile da “acchiappare” come un fantasma, Bill Murray è un vero e proprio mattatore, divertendo e divertendosi firmava autografi e nel mentre si faceva fotografare, è stato l’unico con cui ho avuto delle serie difficoltà a fotografare, infatti gli scatti buoni in cui appare nel mio servizio sono davvero pochi, ahimè, ma mi sono gustato lo spettacolo con i miei occhi, con lo sguardo lontano dal mirino della fotocamera, e ne è valsa la pena.
Mi è sembrato per un attimo di tornare bambino quando vedevo il mio Ghostbuster preferito con la sua ironia tagliente ad esibirsi davanti al suo pubblico. Idolo.

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E infine loro. I veri protagonisti.
Quando ho rivisto questa foto insieme alle altre ho pensato a due cose: la prima al video di “Una vita da Mediano” di Luciano Ligabue, due comunissimi addetti ai lavori che con il loro sudore e la loro corsa rendono tutto possibile, nonostante la Natura non abbia donato loro lo spunto “del 10”. La seconda cosa che ha rievocato nei miei ricordi è SPOILER la fotografia numero 25 de “I sogni segreti di Walter Mitty“, “La quinta essenza della vita”; chi ha visto il film capirà a cosa mi riferisco, spero.

 


 


19 Gen

Cayne @ Legend Club per “Music in Action”

Headliners per la data al Legend Club, i Cayne si sono esibiti per dare il loro sostegno alla campagna di raccolta fondi “Music in Action” per sostenere la lotta contro i tumori.
I sei si sono presentati con la nuova line-up presentando i brani tratti dal loro CD dal titolo “Cayne” e dall’ EP “Addicted“, inoltre per i fan accorsi si sono esibiti anche con un paio di nuovi brani.Sotto qualche scatto mentre la gallery completa potrete trovarla a questo indirizzo.

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Giordano Adornato

Cayne

Cayne

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Cayne

Giordano Adornato



 



 

18 Gen

Borgo San Lorenzo, 1945

Roberto Cosentino / Blog, Instagram, News / / 0 Comments

Il sole sta per tramontare qui a Milano, è stata una giornata delle più soleggiate e calde da quando il 2014 è arrivato nelle nostre vite.
Avete presente una di quelle domeniche pigre, quando il sole ti invita ad uscire, e prendere una boccata d’aria fresca, ma non sei nelle condizioni psicofisiche per farlo?
Ecco.
Stavo deambulando per casa, anche per colpa dell’attività neuronale a livelli minimi, cercando la mia vecchia Polaroid acquistata da mio padre agli inizi degli anni ’80, alla quale avanzavano ancora sette scatti nella cartuccia inserita un paio d’anni prima. Volevo provare a scattare qualche foto, purtroppo però, seppur in condizioni eccelse nonostante la sua età, durante la stampa la fotocamera lascia una patina marroncina che rende la foto inutilizzabile… Ho provato a scattarne un’altra questa mattina, ma il risultato era il medesimo.
Scoraggiato, ho rimesso a dormire la fotocamera con gli scatti rimanenti da consumare a data da destinarsi, quando poco vicino ho trovato una vecchissima Yashica appartenuta a mio nonno molti anni prima.
Mi piacerebbe utilizzarla ma purtroppo è solo una reliquia, un oggetto caro di una persona che non è più tra noi… Piano piano stavo recuperando tutte le mie facoltà intelletive e nel mentre studiavo l’oggetto in ogni lato (con un occhio mezzo chiuso e l’altro mezzo aperto) quando ho notato un’incisione sulla base della custodia che non avevo mai notato prima.
Gli anni l’avevano nascosta ma grazie alla poderosa luce che irradiava tutta la casa, sono riuscito a leggere meglio quanto scritto:

Borgo San Lorenzo Firenze 1945 Granata Luigi

Yashica 1945

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15 Gen

Alteria presenta al Rock’n’Roll di Milano “ENCORE”, le foto dello Showcase

Ed eccomi di nuovo qui, per la prima volta nel 2014 (Auguri!) a pubblicare foto e video di un concerto inedito per Alteria, che si è trovata sul palco del Rock’n’Roll di Milano per presentare in versione Unplugged il suo ultimo disco dal titolo “Encore” uscito il 3 dicembre 2013.
Per tutte le foto della serata, cliccare qui
Per acquistare tutte le foto in bassa risoluzione, cliccare qui.

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13 Dic

Musica e Fotografia

Roberto Cosentino / Blog, Holly, Milano, Modelle, News / / 0 Comments

Musica e fotografia solitamente camminano mano nella mano.
E’ difficile che in un mio servizio fotografico, professionale o per puro cazzeggio che sia, non sia stato realizzato con un sottofondo musicale scelto precedentemente.
Lo scatto che propongo in questo post il sottofondo musicale era stato scelto precedentemente da uno dei ragazzi che lavorano nel locale in cui lo scatto è stato realizzato, il Colonial di Corso Magenta a Milano, in occasione della sfilata realizzata da Mirtylla.
Se non puoi proprio scegliere il sottofondo musicale durante lo shooting, puoi sempre sceglierlo in post-produzione, solitamente vado a selezionare quello che ho ascoltato durante gli scatti oppure lascio fare al caso.
Come questa volta. Ho lasciato decidere iTunes per me, e mi sono ritrovato  mentre sistemavo questa foto che ritrae Holly, ad ascoltare un pezzo dei Train, “Breakfast in bed” stupendo brano del 2009 contenuto nell’album “Save me, San Francisco“, brano che è stato ascoltato e riascoltato dal sottoscritto fino al parossismo e fino a che non sono rimasto soddisfatto della fotografia e fino a che non mi sono stancato di quelle note che si susseguivano in loop non ho detto basta.

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Non capita spesso trovare o trovarsi con il brano giusto nello scatto giusto, perchè la musica che ti entra nelle orecchie deve sposarsi perfettamente con i colori dell’immagine, con le sensazioni che la foto riuscirebbe a farti provare anche senza musica, scatto e canzone devono proiettarti nella foto, come fosse un sogno lucido in cui puoi decidere come lo scenario DEVE essere: quali luci, quali elementi, quali colori, quali difetti e quali pregi.
Un regno dove ci sei tu, il soggetto, l’ambiente sfocato e la musica. Basta.
Il computer e tutto il resto rimangono oggetti e strumenti che puoi utilizzare ma la cui presenza non è visibile.
La musica nella fotografia è capace di mandarti in un trip fotografico, che viene interrotto una volta che dici, ok cazzo, la foto mi piace così.

You’re the best dream in my head.
You’re my calm thought when I see red.
You’re better than punk rock cred.

You’re breakfast in bed.

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Tasto destro disabilitato.