Categoria: Around the world

07 Apr

Instagram #4

Scatto realizzatolo scorso giugno…
Si tratta di una delle mie foto preferite, gironzolavo per Pisa con fotocamera rigorosamente a seguito, a pochi metri dalla Torre.
Ad un certo punto mi fermo per fotografare quella bellissima carrozza e improvvisamente un bambino attraversa la deserta strada, con questa posa insolita, a fissare quel cavallo fermo, stanco e accaldato.
Ho applicato un effetto “lomo” per sottolineare l’atmosfera un po’ fanciullesca, come se per magia mi fossi ritrovato nel mondo di quel bambino, guardando per un attimo l’ambiente con i suoi occhi; allo stesso tempo ho voluto dare una sensazione di “antico” come un ricordo congelato per metà, dove l’altrà metà è in movimento grazie alla posa del bambino stesso.Read more

12 Mar

Tramonto Romolo

Uno dei miei fotografi preferiti pensa che se uno fotografa un tramonto, o se una foto suscita un’emozione, al 100% la foto fa cagare.
Sono parzialmente d’accordo con lui, (tralasciando il fatto che la foto sia stata scattata con un cellulare…) ma poi mi si è presentato davanti questo capolavoro della Natura, e ho pensato… machissenefottediquelchepensalui!

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22 Feb

Tramonto Piazza Duomo

“Questa città milioni di abitanti
che giorno dopo giorno ignorandosi vanno avanti”

Jovanotti – Serenata Rap




22 Nov

Regaliamo un sorriso

Sono le cinque del mattino e sto scrivendo dal mio cellulare Android tramite l’applicazione WordPress che consiglio a tutti.
Non riesco a prendere sonno e la mente viaggia…
Cosi, trattandosi di un blog, ho deciso di parlare un po’ a ruota libera, per rendere meno noioso questo sito raccontandovi un po’ di me.
Tanto non credo che qualcuno leggera’ questo post 😀
Ad ogni modo vorrei creare una piccola rubrica, dal nome “Regaliamo un sorriso” come il titolo di questo post.
L’idea mi è venuta pensando alle buone azioni che mi sono state donate da persone semplicissime che mi hanno regalato un sorriso… Come quel ragazzo che mi ha lasciato passare in auto sorridendomi.

Ma voglio raccontarvi una breve storia, se avete pazienza di leggerla (e io di scriverla, dal momento che per comodità ora sono passato sul netbook e sento Morfeo che mi esorta a fare presto guardando spazientito la meridiana…)

Era il mio ultimo giorno di permanenza a Belgrado e stavo cercando dei fiori da regalare alla mia amica Miljana, per ringraziarla della splendida settimana in sua compagnia.
Era domenica e non trovavo fiorai… fortunatamente ho trovato delle signore anziane con dei bellissimi fiori sul ciglio della strada, ma non conoscevano l’inglese.
Fortunatamente subito vicino ai fiori esposti c’era un chioschetto di panini e prodotti tipici.
Ho chiesto aiuto al ragazzo che fortunatamente l’inglese lo sapeva bene, e gli ho chiesto di riferire alle signore di prepararmi un mazzo di fiori coloratissimi.Volevo che quei fiori rispecchiassero le mille emozioni che ho provato durante il mio soggiorno in quella bella città, e così è stato.
Quel giorno dieci minuti di lavoro, di vita, quel ragazzo ha voluto dedicarli a me, improvvisandosi interprete, regalando un sorriso a me, e poi a Miljana.
Il suo guadagno? La mia gratitudine, e una stretta di mano.

Perchè scrivo questo?
Non lo so, avevo voglia di scrivere qualcosa di diverso di una fotografia o di un concerto, e da buon sognatore quale sono, vorrei provare a cambiare il mondo con un semplice sorriso.

Abbastanza utopistico, ma tentar non nuoce e provare a far qualcosa di buono per il prossimo non ha mai ucciso nessuno.

Vi lascio con una foto di Belgrado con il tramonto che si specchia nel Danubio, augurandovi una buona giornata

(Essì, ho fatto le 6.00)

Roberto

(vi prego perdonatemi se c’è qualche errore ma sono stanchissimo e non ho avuto modo di correggere eventuali errori)

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05 Dic

Obej Obej

5 dicembre 2010, Milano è fredda e la neve è timida. Io e mio padre bighelloniamo tra una bancarella e l’altra degli Obej Obej e tra una chiacchierata e l’altra capitiamo di fronte al Castello Sforzesco, addobbato come un albero di Natale con mille luci, che dolcemente iniziano ad accendersi sulle note di “Angel” di Aretha Franklin.
Uno spettacolo mozzafiato che mi ha regalato brividi intensi per diversi minuti. Il buio dell’inverno, la neve, la città che da fredda viene scaldata dalla voce di Aretha e il Castello che si illumina è un’emozione indescrivibile, per chi sà apprezzarlo.

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Tasto destro disabilitato.