(post scritto il 7/11/2015 – no, non ho la macchina del tempo a disposizione, ho solo retrodatato l’articolo)
Giornata piovosa. Molto piovosa. Settembre di settembre ha voluto fare le cose in grande e si è trasformato in Nove, di novembre. La mattina ero in giro a fotografare inaugurazioni scolastiche a Quarto Oggiaro, quando mi è stato proposto di fotografare Nicole Kidman.
Ma sì, dai. Cozza più, cozza meno. Ricevo la telefonata tardi, corro come un disperato a casa, salto il pranzo, salto in sella alla bici fidandomi delle previsioni meteo by Google, e arrivo in zona Corso Sempione già fradicio. Come se non bastasse non distante dall’Arco della Pace, un maledetto furgone blu ha deciso di provare a giocare agli autoscontri con la mia bicicletta. Colpisce la mia ruota posteriore, vado in derapata, NON CADO, mi giro, insulto l’autista esponendogli il dito medio e proseguo alla volta de La Triennale ove l’attrice presenzierà in occasione della mostra dell’azienda di orologi Omega.
Arrivo in condizioni pietose, ma mezzo scatto – pubblicato anche su Il Giorno e Leggo – lo porto a casa.
La cosa che più ricordo con affetto, oltre alle maledizioni verso la pioggia, l’autista, e il flash che va quando cazzo gli pare, il braccio di Nicole Kidman che CASUALMENTE si mette in perfetta direzione del mio obiettivo quando mi avvicino per mostrare l’orologio.
Omega, ovviamente.
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