Ogni volta che torna sul palco del Blues House, Matthew Lee porta i successi scritti da grandi della musica di sempre tra i quali Elvis, Jerry Lee Lewis e Chuck Berry, interpretando tra spettacolari virtuosismi le note di queste canzoni immortali composte nel secolo scorso.
Non proprio recentissime, ma sempre piacevoli con quel ritmo che solo le dita di Matthew riescono a riproporre fedelmente, danzando talvolta a velocità supersonica su quei tasti di ebano e avorio.
E’ quasi un viaggio nel tempo quello che propone lo spettacolo di Matthew Lee e ieri sono stato travolto ancora una volta dal pilota Matthew: la mia fotocamera si è trasformata in una macchina fotografica a pellicola, disegnando fotografie un po’ sbiadite, un po’ sgranate, un po’ come le foto di Elvis, un po’ come le foto di Jerry Lee Lewis.
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