Zato volim Beograd

Sono appena tornato da un viaggio di qualche giorno in Serbia, a Belgrado dove ho avuto modo di trovare amici del posto.
Voglio condividere con voi alcuni scatti di quella che viene chiamata la “Parigi Balcanica”, “La Città Bianca”.

Belgrado

A visitarla, viene da chiedersi come mai questo nome. Sarebbe molto meglio chiamarla “La Città Verde”.
E’ infatti piena di parchi e di verde.
Di Belgrado ricordo che sul City Seight la guida diceva che è una delle città più vecchie d’Europa, la sua storia è infatti millenaria, ma purtroppo l’edificio più vecchio della città ha non più di due secoli perchè è stata rasa al suolo ben 70 volte.

Se capitate dalle parti di Belgrado e siete fortunati come me nel trovare la settimana più calda dell’anno, pur trattandosi di fine settembre, non perdete tempo e fate un giro su Sirona Cruises. Per una manciata di dinari potrete fare un bellissimo giro sul Danubio per ammirare il panorama, oppure spendendo un po’ di più potrete cenare e guardare la città illuminarsi.

tramonto belgrado

Tra una passeggiata e l’altra nel parco più bello di Belgrado, il Kalemegdan, sono riuscito anche a dedicarmi alla mia attività preferita: il ritratto!
Ho convinto la mia amica Miljana a prendersi una pausa dal suo ruolo di guida che aveva gentilmente ricoperto per mostrarmi le bellezze della sua città, facendola accomodare su una panchina e scattare qualche foto.

Miljana

Belgrado…La consiglio a tutti, ogni volta che ne parlo. Una città ricca di storia, di bellezze, di verde, di persone ospitali e disponibili, che quando sentono parlare di Italia, brillano loro gli occhi.
Per ogni via di Belgrado c’è un po’ di Italia, un ristorante, un negozio di vestiti, arte…

Col City Seight viaggi nel suo verde e nei suoi edifici che non sono Est ma nemmeno Ovest. Poi ti capita di vedere qualche edificio squarciato dalle bombe della Nato del 1999 e ti si stringe il cuore. Miljana mi ha raccontato che da piccola ha subìto un incidente per colpa di una bomba caduta nel sud della Serbia e quasi mi metto a piangere immaginando lei bambina, spaventata e dolorante in seguito all’incidente.

La città e l’intero Paese sognano l’Europa e non sono molto distanti, che a proposito, dista nemmeno un’ora di aereo dall’Italia. La mia settimana di vacanza si è conclusa in fretta, tra una foto e l’altra. Io e Miljana ci salutiamo con un lungo abbraccio nel parchetto vicino al mio albergo.

L’aereo mi porta via dalla città di cui mi sono innamorato ad una velocità disarmante. Dal finestrino riconosco in lontananza gli edifici che mi hanno ospitato per una settimana, prima che le nuvole mi nascondano il panorama, per poi sparire superata la Croazia.
Incomincio a vedere le coste italiane, il Friuli, la Lombardia e finalmente Milano.
Arrivo a casa e mi sento lontano.

Ciao Miljana, Ciao Belgrado.




Tasto destro disabilitato.