“CI VEDIAMO DOMANI” RECENSIONE DI UN FILM NOIOSO DA… MORIRE
|CI VEDIAMO DOMANI: CI SI ANNOIA ANCHE A RECENSIRLO
C’è poco da recensire di questo titolo, un film dalla noiosita’ rara, che vuole collocarsi a metà tra il drammatico e il comico, ma riesce solamente a far ridere nei momenti tragici e piangere nelle poche battute proposte, mal riuscite.
Il risultato è un pastrugno in cui vengono inseriti vani tentativi di pseudo elucubrazioni filosofiche.
La storia scorre lenta, lentissima, rallentata dai numerosi tempi morti e dalla colonna sonora da latte alle ginocchia.
In tutto questo Enrico Brignano non sfoggia doti recitative all’altezza del tono drammatico (genere decisamente distante dalla sua formazione) che la trama propone in alcune situazioni. L’attore non sembra inoltre in grado di sostenere un ruolo da protagonista, tuttavia mostra il suo vero talento distinguendosi nel momento in cui il film offre alcuni monologhi, in cui vi sono spunti che lasciano riflettere sui temi trattati,
Sembra quasi che Andrea Zaccariello, il regista, abbia costruito una fragile trama che ruota attorno a due o tre momenti cruciali del film, disinteressandosi completamente di intrattenere lo spettatore che, esasperato, non vede l’ora che il film finisca, facendo diventare la pellicola un’agonia troppo lunga di cui solo le poche digressioni dei dialoghi rimangono impresse nella memoria di chi guarda, insieme alla noia.
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